Stamattina, mi son svegliato con una forza portentosa e ho subito scritto questo pezzo da pazzo, che regalo a voi, miei da puzze, in quanto io son immenso e ogni perla ai porci dispenso. Eppur ci pen(s)o.
di Stefano Falotico
Odio la pornografia che impazza oggi come se fosse una cosa “normale”. Invece, la reputo lesiva dei nostri pudori e delle nostre purezze, non è moralismo, è presa di coscienza di un mondo degenerato ad alto tasso di porcile.
Al che, quando il mio umore, scannato da tal casino di massa urlante, si fa malinconicamente dondolante, afferro il putrido vostro senso del pudore a me (il)leso, in quanto incarno fulgido, per antonomasia, il maudit puro più entusiasmante, e mi metto in viaggio, in tante praterie sconfinate mie mentali e a maestro-comandante dell’anima mia liberissima che, superando lo stantio luogo comune limitante, si libra alta in mille e più emozionali avventure circumnaviganti.
Suonando dolcemente il violino, m’involo mozartiano, immergendomi abissale nell’elevata, schiumosa musica notturna delle strade di Madrid.
In quanto io sono il padrone del mio destino, io sono un delfino, io sono Moby Dick, la balena bianca che nessun Achab, capitano monco e vigliacco, può mettere nel sacco.
Mi spiace per la vostra vita triste e non mondiale, io sono giustamente il più folle e non merito questa starnazzante, strangolante foll(i)a che mi sta sinceramente sul cazzo.
“Sentite” condoglianze e buona caccia ai salm(on)i, miei moralistici orsi, io son la stella più splendida, l’Orsa Polare.
Sono riemerso come Atlantide, io sono il più grande, più vasto del Pacifico e continuo freneticamente a navigar fluttuante e mai calmo…
Se vi sto antipatico, non posso farvi nulla se non regalarvi il mio “tesoro” e il mio infinito mappamondo interiore.
Buona (navig)azione inculante, questo è il mio Paradiso perduto… strafottente.
Io sono scalpitante!
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