Monthly Archives November 2014

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Ma(lesse)re, gioiscimi ancora…

Master

Navigami in tal mio sbraitar “sbrindellato”, bucherellami lontano dai lor “buo(n)i”, dai lor buchi ché son solo porci in cerca del tuo “fallo” e dello sbagliarti fallace per leccar falli(mentari) il tuo pisello d’“iella” oceanica nel leccar le passerine a tuo strozzato passerotto in gabbia.

Gatta-buia, in cambusa io rifletto fra gli avvoltoi opacizzanti il mio vi(b)rare lontano dalle squallide lotte inutili dei fratricidi squali guerrafondai e il mio orgoglio, puro, affondanti. Non affogo e, in mezzo a tal isterico trambusto bellico(so) d’uomini-“cannonata”, volteggio in svoltante volto a una vita che ammira i (tra)monti d’oriente, sorvolando lidi eccelsi e mirando il cielo del mio strepitoso, schizzante, fragoroso uccello schiumoso.

Dal leggiadro piumaggio, vol...

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Dracula è un dead man, è un Ronin e vive altrove, non finirà…

Ronin

S’infervora ancora il cuore, cammino, corroborato di sogni coloriti, poi scolorisco, quindi in viso scurito e, tempestato da mille serpeggianti, abrasive incognite graffianti, non riesco a svagarmi, piangendo di reminiscenza in quel che non fu(i).

Ma non cambio, adoro la notte e il suo manto frusciante, l’odore scalpitante dei miei respiri sofferti, l’odore nitrente delle mie angosce scivolanti, le mie fantasie e l’estasi proibita del mio masturbatorio rendermi sempre svanito, nel vento, un uomo nudo che passeggia nel tempo, scalfendolo nei ricordi del mio cuore e nel fantasma che non c’è, passeggia cheto indietro e, bramandosi in tant’avventure, inventate anche, sigillato nei suoi crepuscoli, autunnale sparisce, ritorna in sé e ride, euforico s’emoziona e, fra una commozione, pure cere...

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Estrai(amo) la vita, abbasso le viltà, nuova vivacità, (ri)sorgiamo infiammati e di forza passionale insanguinati, sciogliamo le nostre rocciose spade del cuore

Boorman Excalibur

Il destino, spesso a noi avverso, prevede invece imprendibili cambiamenti.

Il cammino impetuoso, cospargendoci di tante adiranti nevrosi, d’intimissime gioie favolose, oppure incespicante in una variegata, stramba, variopinta, imperitura notte insonne, riertosi poderoso, tanto sfamandoci quanto svoltando imprevedibilmente in vulcaniche, riesplose, immaginifiche, molteplici, trasformistiche variazioni mentali delle anime risorte dopo tanto nostro stesso infliggerci cagioni e sventure, superstizioni e angosce dettate da irrazionali timori di sorta, sì, alle volte rammaricandoci e, incupente, opprimendo i bagliori lucenti dei cuori squillanti, scoraggiandoci, deturpandoci e “usurpando” il congenito, vivaddio, sangue puro, blu delle colorate, felici “rugiade” del tempo ribaldo e rubino ma est...

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No(i), siamo Ronin!

Ronin

Bandit(o) samurai, giovinezza di furore e intimi, irreprimibili ardori vs l’orrore della putrida, da spu(n)tar, vecchiaia fascista, oscurantista, cieca e ottusa, la vita bella contro la bruttezza del conformismo più restio alle innovazioni non be(l)ate

Sgommate, sgominateli!

Ed è nervo, e si sgelò la neve, “sommergendo” di pugnaci va(la)nghe marine l’oceanica ignoranza d’una massa arretrata ché tanto “virile” pugnalarci sferrò efferata e vilmente, stringo io il pugno a cap(itan)o dei (ri)belli, spaccando gli argini dell’omertà più abietta di tal pecorine be(l)anti, dell’ipocrisia tanto van(itos)a quanto, invano, nel tentativo fallace, effimero e mortificante d’annichilire una giovane coscienza lucida e rinascente, “falciandola” in modo fall(it)o, ancor tristemente insiste(tte) a c...

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Luccicanza!

Shining

Shining, uomini, siate sempre nella luccicanza dell’adamantino, vivido lindore da (in)fanti

Non raffreddatevi, non verrete così assiderati nell’algido mattino del triste figuro…

Acquosa, la mia anima nervosa, schizza e “sguazza” fra la dura neve sobria e (in)felice d’una tormentante angoscia perenne ma vivaddio (in)sana e non melmosa, tenera, la mia anima non s’indurirà all’aspra corruzione dei “grandi”, quegli orchi dagl’occhi repellenti, mortiferi come gli strapiombi “taglienti” dei Pirenei più “brulli” e rocciosamente ferenti in lame scalfenti, giammai giacerò o “gracchierò” da (im)mobile co(r)vo del mio cuore anneritosi e non più luminescente nello stupefacente, bianco, innato candore illuminante, non creperò, schiacciato in bar(atr)o e (s)g(r...

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La libertà del Crusing

Cruising

Io, qui, aperto a spalancate grida d’una insostenibile rabbia che sempre abbaierà, ché mi rabbuiaste e, con tremenda protervia, voleste uccidere quell’uomo che accusaste, infam(ant)i, d’esser un mero peccatore soltanto perché, a differenza di voi, i merli, si scagliò, sempre si scaglierà e mai domo s’arrenderà, contro il moralismo bigotto della vostra falsa visione “spirituale”, ché siete i primi carnali nel pasto cannibalistico d’una idiozia (pro)tesa sol al porcile macellante.

E io non accetto tal vostro (non) accettare (s)premente, ottuso e contundente.

Accetterò solo me, st(r)ingendo i denti anche se, prosciugandomi, verrò insanguinato dalle vostre anime esangui che si fingon san(t)e.

Libero, romantico, odiato, sgradito, per i fatti miei.

A “fallo” d’una socie...

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Old-Man

Oldman Dracula

La fine, il nubifragio, l’ansia, la libertà mia che, sotterranea, s’è sempre alimentata di poesia espressa, cari repressi. Non opprimetemi, altrimenti (s)premerò.
Stringe! Il tempo, la vecchiaia. La nuda essenza, la paura, la fine. Un viaggio a ritroso, solfeggio, soffice nuoto fra le onde della mia anima poderosa, e piango, tumefatto da tanti orrori, rinsecchito, ischeletrito, guascone smorzato e non più libero. Scheggiato e in burrasca, strambo, mutante, in questo solito liquame sociale in cui tutti millantano e invero non sanno...

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Detection giustamente cruda e crudele nella visione (mal)sana di Friedkin, quando il mio Steve Pacino Burns incontra Killer McConaughey Joe

Killer Joe

… la mia savia, “efferata” brutalità emerge languida, (de)te(r)sa dall’infamie delle vostre educanti-maleducate-false “fami” da “uomini” che cercan solo la f(i)a(m)ma…

Femmine!

… fottute dell’esservi già (s)battute, contrattandovi sol in “edonistici” (con)tatti di lenti miopi dinanzi alla bellissima violenza di come tutti nascemmo puri e non porci ma poi, voi, abdicaste alla congenita, vivaddio, innocenza dello splendore dell’anima color (di)amante per corrompervi in rotture di palle (puru)lente, di “patate” e purè, di patine dolciastre da borghesi sempre con quel “però” davanti alla “bontà” del buon bruciore…, del b(r)uco alla fa(rfa)lla in culo alla b(u)ona, alla balena, un po’ (di)dietro col fin(to) bon ton e a “inton(n)arle” poi di “Dio che...

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La balena è indistruttibile, ti spezza la gamba legnosa della tua ostinazione cattiva, la balena strozza, è stronza

Moby Dick

Sì, gioendo nei campi di mio Padre, signore autarchico, d’aspetto austero, aureo in sue certezze corrucciate per colpa d’un mondo (s)porco, dirimpetto al quale bisogna “accigliarsi” ed esser tremenda-mente irriverenti, (s)fottendolo a sua volta nello svoltar dissacranti, imparai l’arte “arrangiante” dell’esser sé stessi anche nella propria spassosa visione del sesso. “Duro”, (s)fatto a mo’ del fregarsene… Mai abdicando al sociale mal’ di ricatti, m(i)ele e lerce (ri)cottarelle, (in)dotto con l’indole introspettiva all’introiettar questa società di troie e farsene… una ragione, a divertimento di propria erogena “regione” del mandar a culo chi non la pen(s)a come noi...

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Gran Unforgiven, splendori incandescenti, (s)ca(n)denti, a denti stretti della vendetta più ascendente e non pacificante, ed è magica rinascenza

Eastwood

Atto d’accusa irremovibile, punitore, tremendo, un terremoto che, anziché affievolirsi, lievita di rabbia per levarseli una volta dalle pall(ottol)e.

Giran le “rotelle” di Clint contro i bulletti dal “grilletto” della “facile” ragazza angariata, abusata, ché osaron troppo nei confronti del suo timido arrossire pudico.

Impuniti…

Non sono sol piattole ma han mangiato nel p(i)atto inviolabile dello sconsacrare ogni lor “d(i)ritto”…

Lo stupro, il gesto più vigliacco, marcio, agghiacciante, sconvolgente.

Marchiata…

Sc(i)occante.

Una notte (pro)fonda, ove neanche un prete può evitare la giusta tragedia sacrosanta.

Uno “squittio” di palpebre, un “rossore” violento, l’apice della mistica adirata nel viso tirato d’un Clint superbo.

Un dolore irreprimibile e ...

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