Category Pennywise

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Il seme della follia, s(c)emi

Fra lugubri stanzoni asettici, asfittico è il torpore del malessere cutanea-mente (o)scuro che, dal profondo nefasto quanto speranzoso del rifulgere in gioiose, nuove armonie, funesta quanto intenerisce e sprona splendente il gagliardo, gaudente spirito degli uomini apparentemente cupi, più vivi degli They Live nauseabondi e frivoli, avvolt(olat)i foschi-dementi in questo mo(n)do oggi rocker, domani melanconico come una fievole, calda melodia jazz che, sfregando immagini inquietanti di (sotto)fondo, cari (s)fondati (in)certi, irta ed eretta di cric-track-mind, irosa e rossa nel trasfonderci umana, cauta e lieve, ci inonda di letizia, invece, corroborante la nostra psiche, sempre anima(ta) nella mente vera e giustamente, appunto, vitrea nel lindor accecante del viaggio pen(sier)oso e talo...

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La Legend colore It di Tim Curry

TIM!
Ah ah ah!

Ah ah ah!

di Stefano Falotico

La torva Luna d’un balletto con Satana che, angosciato dai pleniluni delle sue fiamme romantiche, lustrò le lapidi dei cimiteri per riesumare Lucifero che io fui nell’ero(e) tetro e brama di nostri feretri

La bianca magia d’un racconto opaco dai contorni grigi su voce del narratore Zanna Nera, errante in racconti vagabondi, assieme all’angelo ribelle del Dio che l’originò ma non in ginocchio lo piegò

Fratelli della congrega, qui a me in asservimento ludico del mio (ar)dire.

Vi narro, narrai già in altre (re)incarnate epoche mai dai pochi ricordi eppur scordate in dimenticate oggi vocali corde affievolite, stonate e in tono a vostre tonache, il qui mio canto del narrerò, perché fummo, fumeremo, sfumammo, io seppi(a) e tu saprai, salper...

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