Monthly Archives September 2013

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Racconto tenebroso di Stefano Falotico

Ciao Jack!

Racconto tenebroso del Falotico

Apparente mutamento, mente che cambia, anima (im)mobile che si rinnova

Non è vero che si rimane uguali nel tragitto di questo “viaggio” chiamato vita. Anche s’io abolirei, anzi “aborrirei” tal proprio limitante “viaggio” dal mio “dizionario” dell’anima. Abortiamolo!
“Viaggio”, così come comunemente inteso mi par “crescita per tappe”, per esperienze identiche a tutti, sempre topolini a guidar per la “top(p)a”...

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Il Corvo

“Il Corvo” di Edgar Allan Poe o The Crow di Alex Proyas? Non The Raven con Cusack perché amo falotico delirar da tal racconto a mio Cure, “cura” e di Cor burn! Ah ah, leggete!

Del Poe rispetteremo la perfetta spaziatura e gli “a capo”, così come puristi noi adoriamo le licenze poetiche del sottoscritto che lo giustifica a genio suo, rielaborando di convergenze con Brandon Lee su reborn di “virtuale” rinascita appunto

Il Corvo

Una volta, in una tetra mezzanotte, mentre meditavo, stanco e sconsolato,
su molti strani e astrusi volumi d’obliata sapienza,
mentre, sonnecchiando, già il capo mi si chinava, mi riscosse d’improvviso
un battito leggero,
come d’uno che bussasse sommesso alla porta della mia stanza.
«È un visitatore», borbottai, «che bussa alla por...

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“Cuore angelico, tenere tenebre sanguigne” di Stefano Falotico

Copertina Cuore Angelico definitiva

Cuore angelico, tenere tenebre sanguigne

Da oggi, è ufficialmente disponibile il mio nuovo libro.

Complessa e intarsiata miscela dalle squisitezze deliranti innestate e innervate dentro le fratture torturanti, tonantissime, martoriate e poi a volteggiarsi a onirismo d’impalpabilità mia fascinosa, sobria, avvolgente profumo che s’immerge in anima lirica ed eccelsa, elevata eleganza intattissima, superlativ’ascesi mia mistica che si morsica aulica all’effusione di cereo, presto incendiato color marmoreo, esangue e perciò eburneo delle mie versatili, inafferrabili intelligenze poetiche.

Austero decadentismo che abbranco in personal palpito della respirata, abbracciata, baciatissima trascendenza su sangue animato, fiero d’intrepidezza sonante, musicale odore della vita lucente nel ...

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Jesus Christ

Quando Cristo pianse, lagrimoso in suoi ricordi incendiati da orrende libagioni di un’anima defraudata e, sensibile a denudazione, schivò la paurosa cena vampiresca…

… adirandosi se, oltre alla carneficina, gli aguzzini anche di sfiancarlo spolparono le sue ossa, rapendogli il profumo sinaptico del suo unico colore, di se stesso variopinto

Fervide, le memorie giaccion ardimentose in questo lago d’altrui obbrobri snervato. Sradicato in tinta fumante del ghiacciarlo dentro sonanti labbra che tacquero a toccarlo in profondità (in)delebile. Violata, già gialla.

Ocra per obbedire e non benedirvi, inutilmente ribelli, agli ordini delle o(r)che belle.

Che belva e beffa è la vita!

Salvami uva, avvinazzami a “orrida” orchidea divina ché, magnetica di floreal magma, mi scopi per landa in lan...

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La mia gelateria del (per)corso da Tom Hanks, con picchi esoterici da Edgar Allan, il poeta dei suoi occhi neri

Prefazione tenebrosa, con tendenza al macabro, quasi roseo di carne e ossuto di anima derubata eppur combattiva, quindi a tenaglia, audace, tenacissima, forse tanto (s)t(r)enue da esser collassata da un pezzo metafisico

L’ira s’impossessa di me a lunari fasi ascendenti ove il “cratere” crepita, stordendo l’avarizia altrui ad avorio livoroso della mia chioma issata in troni senza miseri trofei, la mia Lei è pron(t)a.
Son il “capobanda” dei “malavitosi”, dei pedestri e degli sciatti, perversione del capriccio più sofisticato, della fig’armonica, schierata in combattimenti ai filantropi, nel ventre incarnato con zucchero (in)filato, “al fulmicotone” sì fulmino i processi imborghesenti di tanto schifoso “detergervi”, poiché son io l’erezione “cosm(et)ica” che fluttua giocosa, trastu...

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