Category Nazismo

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Il seme della follia, s(c)emi

Fra lugubri stanzoni asettici, asfittico è il torpore del malessere cutanea-mente (o)scuro che, dal profondo nefasto quanto speranzoso del rifulgere in gioiose, nuove armonie, funesta quanto intenerisce e sprona splendente il gagliardo, gaudente spirito degli uomini apparentemente cupi, più vivi degli They Live nauseabondi e frivoli, avvolt(olat)i foschi-dementi in questo mo(n)do oggi rocker, domani melanconico come una fievole, calda melodia jazz che, sfregando immagini inquietanti di (sotto)fondo, cari (s)fondati (in)certi, irta ed eretta di cric-track-mind, irosa e rossa nel trasfonderci umana, cauta e lieve, ci inonda di letizia, invece, corroborante la nostra psiche, sempre anima(ta) nella mente vera e giustamente, appunto, vitrea nel lindor accecante del viaggio pen(sier)oso e talo...

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Controvento

Essere-non essere un russo e “russare” non solo in Russia ma in Dracula a ma(e)stro dei suoi monchi, miei monaci e “dott(or)i”, questa è la libertà di vero “(av)or(i)o”

Basta coi paletti, d’altronde io sono l’Impalatore. A memoria imparatelo, miei “pallini” con le “palle”, combattei in guerra crociata contro i mori, miei viventi morti. E adoro i giochi di parole, in quanto eternamente giovane a differenza di chi, facendo(si) figli d’un Dio porco, “smadonna” appena la tanto “agognata” prole sbuc(ci)a in culo al suo (im)mo(n)do di vivere ché, se non partorisce altre puttan(at)e, non si sente a posto e in porcile.

Porcile uguale “adattamento”, uguale nostra (s)fottuta “normalità”, parimenti alla nostra micidiale (im)moralità...

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Il mio bravo, brado, feroce accanimento barbarico da (tana del) lupo contro un cane bigotto che masticò la rudezza dell’osso duro, spellandosi d’indigestione sua famelica!

di Stefano Falotico

Da anni, lo dichiaro a gran voce, senz’alcuna vergogna, denudandomi delle vostre ipocrite foglie di “fighi”, son in lotta agguerrita, cacciatrice, spietata e spericolata, contro una famiglia di pazzi scatenati, che patì quanto ancor patirà la mia ferrea e sferrata, invincibile morsa attanagliante, ad asfissiarli nel muro omertoso del loro esecrabile crimine più efferatamente peccaminoso, l’aver violentemente e “deliberatamente” voluto leder la mia anima, (in)nata d’integrità amante della vita alt(r)a e a lor scagliata (dis)armante ma sempre più inferocita dinanzi al lor crudele, ma mai come me, ribellandomi, così cattivo, avventarmi già prima dopo che il misfatto bianco tal miserabili commisero e per di più poveramente (o)misero appunto, essendo biechi bugiardi della p...

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La parabola del nazismo

Adolf Hitler

di Stefano Falotico

Il vendicatore di ogni forma di nazismo: il nazismo, mai come oggi, esiste, pervade mellifluamente l’umanità, quasi tutti ne sono circuiti inconsapevolmente, e io li punirò spietatamente

Una notte funebre a redimervi dalla vostra sciagura in mia potente onnipotenza, “infantile”, dunque priva di ogni regola perché “puerilmente” cosciente come un bambino squartato dentro che, assaggiando nelle vene dissanguate e dilaniate il male più atroce dell’ottusità bieca, imperante e scelleratamente ignorante, giunto all’età adulta distrusse quel che ancora spaccherà irreprimibile con furia d’una violenza stupefacente, accecante così proporzionalmente alla “cecità” che gli indussero per via della sua congenita, non curabile alterità, a cagione sanguinaria dell’ostinazione dura ...

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