Category Robert De Niro

0

La vita è un Bag Man

Bag ManEcco cosa pen(s)o del mondo, prendetemi per un cinico, sempre meglio che diventar, come voi, un finto buono:

Ricordi che spaccan la memoria, fragili specchi d’ansietà risorte dal vuoto che intercorse nei frangenti limpidi di quel tintinnar, tormentato, tra un’infanzia lacrimante la pubertà pronta a destarsi esplosiva, un’adolescenza onirica, nel viaggiarsi contemplativi, turbati, riflessivi, romantici, avvolti, (in)voluti, avvi(t)ati, (dis)attiv(at)i o iperattivi, avviliti e cinici, un’adulta età sempre sul chi va là, tremolando in stati bradi d’ebbrezza o ebbra-sa(l)via lebbra, poi malsana, (r)esistendo per non impazzire, per non sbriciolarsi, scarnificati, nella massa(ia) e nel lurido porcile dell’adattamento (s)porco, lercio, vanaglorioso, arrivista e (f)utile al cazzo di Nu(te)lla, ché...

Read More
0

Dracula è un dead man, è un Ronin e vive altrove, non finirà…

Ronin

S’infervora ancora il cuore, cammino, corroborato di sogni coloriti, poi scolorisco, quindi in viso scurito e, tempestato da mille serpeggianti, abrasive incognite graffianti, non riesco a svagarmi, piangendo di reminiscenza in quel che non fu(i).

Ma non cambio, adoro la notte e il suo manto frusciante, l’odore scalpitante dei miei respiri sofferti, l’odore nitrente delle mie angosce scivolanti, le mie fantasie e l’estasi proibita del mio masturbatorio rendermi sempre svanito, nel vento, un uomo nudo che passeggia nel tempo, scalfendolo nei ricordi del mio cuore e nel fantasma che non c’è, passeggia cheto indietro e, bramandosi in tant’avventure, inventate anche, sigillato nei suoi crepuscoli, autunnale sparisce, ritorna in sé e ride, euforico s’emoziona e, fra una commozione, pure cere...

Read More
0

No(i), siamo Ronin!

Ronin

Bandit(o) samurai, giovinezza di furore e intimi, irreprimibili ardori vs l’orrore della putrida, da spu(n)tar, vecchiaia fascista, oscurantista, cieca e ottusa, la vita bella contro la bruttezza del conformismo più restio alle innovazioni non be(l)ate

Sgommate, sgominateli!

Ed è nervo, e si sgelò la neve, “sommergendo” di pugnaci va(la)nghe marine l’oceanica ignoranza d’una massa arretrata ché tanto “virile” pugnalarci sferrò efferata e vilmente, stringo io il pugno a cap(itan)o dei (ri)belli, spaccando gli argini dell’omertà più abietta di tal pecorine be(l)anti, dell’ipocrisia tanto van(itos)a quanto, invano, nel tentativo fallace, effimero e mortificante d’annichilire una giovane coscienza lucida e rinascente, “falciandola” in modo fall(it)o, ancor tristemente insiste(tte) a c...

Read More
0

Il Cinema della vendetta, sei film che non mentono sul sentimento più antico dell’uomo: chi ha subito un torto inestirpabile, prima o poi torna sul luogo dell’assassino, e lo torce

di Stefano Falotico

Molta gente mente. Me ne son sempre accorto. Credo che tale buonismo, alla base del fallace cheto vivere ipocrita, sia solo un modo per farsi gli affari propri e, nel mentre da mentitori, far sì che in mezzo scorra il fiume arido e falsamente mai crespo. Così, le ire vengono acquietate e, nell’acqua placida, però rispunterà il revenant atroce. Che non è stato sommerso dalle bugie, dal bisbiglio omertoso di chi volle sedarne la coscienza per seppellire il delitto truce.

Un ribollio morbido, morbidissimo che per anni poltrì e, nuovamente colpito a sangue freddo, non più si zittì ma di rabbia feroce dagli abissi riemerse veloce...

Read More
0

De Niro Heat

Heat De Nirodi Stefano Falotico

Il Cinema di chi è nato nella sua alterità e nonostante le violenze, psicologiche o fisiche, non cambierà neanche angariato da altre mille torture perché, resistendo agli urti e alle pressioni sempre più feroci d’una società, che vorrà adattarlo alla tradizione della medietà conformista da anni tramandata in generazioni (de)generate a “oltranza”, s’opporrà perennemente d’arte “violenta” anche se verrà scambiato per “demente”, l’unica forma di ribellione possibile per rompere le mura silenti dell’omertosa ipocrisia obbrobriosa, accendendosi in visioni arcane, metafisiche, libranti in liberatoria fame dell’anima vibrantissima che, non più a punirsi, in quanto dapprima recintata dai ricatti coercitivi, desidera adesso unicamente spadroneggiare di libertà selvaggia, ancor t...

Read More
0

Il cupo della mia vita, la coppola della malavita, i cap(p)i del mio (de)col(l)ato, la mia corona di spine

Tic tac

Tic tac

di Stefano Falotico

Ode alla nitida cupezza, oh, brezze, sospiratemi languide carezze a libagione dei miei fervidi brusii iridescenti del cuore, e anima rapisciti altrove!

Non so, in molti tentarono di cambiarmi, di cannibalizzarmi, di distorcere la mia vista affinché al tedio loro, camuffato in risate brillanti, ah ah, m’attenessi, soggiacessi, soggiogatissimo, al vile consumismo della carne avvinto, prodigo e mansueto, ah ah, ai loro programmi scoppiettanti, costernato ohibò, mi piegassi, ah ah, portatori solo di ansia, di lotta isterica, di mio nauseabondo ridervi a gracchiare la loro frenetica frivolezza...

Read More
0

Hands of Stone

Amen

Amen

La leggenda di Manos de Piedra, detto in inglese “Hands of Stone”, e l’enigma falotico, cioè il bizzarro e fantastico, improvviso, (in)compreso No Más Fight, chiamami De Niro/Ray Arcel…

Quanto leggerete vi sconvolgerà, soprattutto è un monito spaventoso nei confronti di una famiglia ostinata di “legulei” criminali che, sotto la mia potenza, crollerà esangue, a barbarica vendetta innalzata in campione dei pesi “leggeri”, il più grande.

Storico è l’incontro fra il mitico Roberto Durán e il grande Sugar Ray Leonard. Improvvisamente, senza alcuna ragione apparente, Roberto, si siede all’angolo e sussurra il celeberrimo, “raccapricciante”, imperscrutabile Mai più… Da allora, nello sconcerto generale degli astanti, dei suoi aficionado e di tutto il mondo, no...

Read More
0

Promontorio

Imparerai cosa vuol dire perdere!

Imparerai cosa vuol dire perdere!

di Stefano Falotico

Promontorio

 

Non v’è reato più mostruoso della boria degli adulti a spezzare la cruenta, sì, violenta fantasia della giovinezza che, ribellandosi, macellerà il gretto conformismo

A piedistallo issato in orgogliosa gloria del mio sempiterno malessere di vivere, questo splendido, logorante ma vivido morbo che m’attanaglia e m’opprime con escrescenze strappanti le mie viscere, esigo silenzio. Viscere, gridate!

Attorcigliate in reclusioni ostruttive al sangue, da voi raffreddato e coagulato al glaciale, freddissimo spegnerne le vie respirative, in me s’ammalia d’ammantato gelarmi con arso furore di tempie crateriche in zampilli fluorescenti che partoriscono creatività inarrestabile...

Read More
0

Rec-conto, eh eh, teatrale, istrionico e bifronte mia spaziosa su sparizione del riapparir da dietro le quinte

Occhi di gatta morta?

Occhi di gatta morta?

I lugubri, suadenti fantasmi del palcoscenico fra “illustri luminari” di spettacolini teatrali “lungimiranti”, a pel di ragno va l’orologeria scandita dei mostri a viso scoperto…

Nel bel mezzo della fosca nebbia d’una città “ubicata” nelle arredate sue pendenti torri, un uomo “nero”, di tanto (s)fregio, ferisce (in)disturbato per dar turbamento al “gran” spettacolo di là prossimo. Bardato nella sua Luna piena, quando scende la sera e tutto il dramma par rasserenato, egli “allarma” o meglio avverte dell’oltraggio ricevuto, “donandosi” a chi, i vigliacchi e fuggitivi, metton in scene oscenissime i propri obbrobri con sibillina acustica della cornetta, e dunque della “esimia” cornuta.
Il “fantasma” senza volto, e d’identità ben c...

Read More
0

Travis!

Iris!

Iris!

Di come Travis Bickle, man on fire, li ammazzò uno dopo l’altro in uno spettacolo “aberrante”, di vendetta impressionante, marchiandoli a stigmata perpetua

Nel Mondo, nascono subito persone come me che, arrivate alla soglia già molto precoce della soglia percettiva, fermano la coscienza, apparentemente immobilizzandola, per approdare allo sterminio di sé catartico, d’una estrema unzione nel disintegrare la razza storpia dell’umanità sbagliata e sbadigliante, sempre sull’orlo omertoso del confessare le meschinità con ipocrite bugie ma poi mentirle, nel non pentimento di massa.
Dinanzi a un carro armato di profonda “atimia”, non puoi nulla. Quando affila l’arma, lo sterminio li devasta...

Read More