Category Eastern Promises

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Le notti (in)Faust(e) di Nikolai, Eastern Promises del mio tatuaggio in croce di Tao e non del tuo Dio

Eastern Promises

Il profeta Ezechiele “coniò” tal “crocefissione” e i porcellini vollero soltanto, per mano di Ponzio Pilato, lavarsi le mani e sporcare il suo vis(t)o.

Un giorno, (a)scese (d)al Cielo Cristo per far felici donne e bambini, moltiplicando il pane e il vino, patì “pene” dell’inferno e lo tennero (in)fermo, divinizzato poi dalle religioni nello spar(t)imento dei vari Credo.

Fra ortodossi, preti che se la fecero addosso, da cui le feci e i più merdosi pedofili, cattolici del peggior moralismo bigotto, “sicule” mafi(os)e di gente che prima ammazza il prossimo e dopo gli “porge” l’altra guancia nel suo scellerato, inguardabile sorrisino ipocrita, intingendo ogni domenica, che Dio (non) comanda, la manina morta… nell’acqua “benedetta”, annuendo di luoghi comuni maledetti (s)fatti ...

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Il cadavere di Dracula

Immagine di copertina by Manuela Paric’  (Max Schreck as Graf Orlok/Nosferatu, rielaborato  da Nosferatu, eine Symphonie des Grauens di Murnau)

Immagine di copertina by Manuela Paric’
(Max Schreck as Graf Orlok/Nosferatu, rielaborato
da Nosferatu, eine Symphonie des Grauens di Murnau)

di Stefano Falotico

IL CADAVERE DI DRACULA…

Dracula è morto, Nosferatu è vivo e vegeto, evviva il grido silente dei potenti lupi dell’Est…

Ove la Trinità delle montagne, intersecate al dolor mesto dei guerrieri ombrosi, giacerà perpetua in nitriti foschi e floridi degli unicorni furiosi...

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Macellaio, scorgi ora il fantasma fra i tuoi occhi

Rosso sangue.

Rosso sangue.

di Stefano Falotico

Vengeance, colore nitido d’un ectoplasmatico profumo

Lugubre fantasma a raschio di gola inferta, sprigionante ansimo catartico, leggiadro punitore delle sconcezze al pudore, passeggiò a monito esuberante di sé a scannarli in poi sparir languido…

Uno dopo l’altro, abbarbicati a vetuste certezze, cagionatrici di panze orripilanti, festaiole in gran chiasso di carcasse già morte, asfittiche nel lor brindarsi allegre e paciose d’invero razzismo guerrafondaio se minate nel dubbio della pasciuta carnalità d’animali mai domi, creperanno! Che, con irriverenti risate, grufolando in gozzoviglie prone ai ludici, esornativi e abbellenti piaceri, tronfi della propria ghiotta cupidigia porca, versarono del malignissimo veleno ad anima di me ché espellessi la mi...

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La lista nera del Diavolo e il concetto di libertà

Baciamelo

Baciamelo

di Stefano Falotico

Posso considerarmi un eletto, uno che della nausea ha fatto diletto, predilezione di notevole impatto alla mia ansia vivente brade astrazioni per non concimarmi con un Mondo di reietti. Tutti vermi, strisciano plastificati, si concian il visetto di trucchetti, poi struccano chi credon debole, addobbandolo di “dolci sguardi come stelle appassite dell’albero di Natale...

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Dracula il maudit contro un idiota maligno, Dracula ulula e lui urla

Il lupo perde il pelo ma non il vizietto, ah ah!

Il lupo perde il pelo ma non il vizietto, ah ah!

di Stefano Falotico

Studio della mente di uno psicopatico, che trovò Dracula ad analizzarlo, anche in senso anale e presto carnalmente come la sua idiozia “straziante”

Appartengo a quella stramba, onorata categoria di chi oscilla perentoriamente fra stati umorali d’un brad(ip)o orgoglioso di mia “brodaglia”, poi sussurro agonico “malincuore”, stremato fra delusioni insistenti e una rabbia vincente.

Quella che ti fa innalzare tra suini a me or supini, in volo tramontante acciuffo il criminale di turno, strangolo la sua indole teppistica e lo inchiodo alle responsabilità del (ris)petto che non indossa a vesti altrui spellate.

Che costui, sciaguratamente, sempr’invade, copre di calunnioso “annot(t)arle” in diagnosi da schedario ...

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R.I.P. Lou Reed, racconto nero al languido

Lou Reed

Firmato Stefano Falotico

Cantore delle solitudini di miei candidi cantici, creatura ombrosa a fragor perpetuo dei rifulgenti flussi vitali

No, per quanto “astinente” da un Mondo pernicioso, nessuno m’ha vinto. Osarono in tanti a sfidarmi, anelaron ad ammazzarmi, ché mi disossassi in cortei funebri d’imbastire un me “morto dentro”. Ma preferisco l’angoscioso solleticare i profondi ritmi isterici, sguaiati dello sbranar me stesso, e non aderirò mai a quegl’imbattibili can(on)i d’una società che s’abbellisce dietro una camuffa moderna d’accapponar la pelle più d’una sintetica pelliccia.

Io vivo d’eteree suggestioni, pigliatemi per matto e avrò soddisfatto totalmente il delirio dell’essere mio, a valore contro i valori retrogradi d’una bigotta mentalità da farloc...

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Invaghimento di uno spaventapasseri

di Stefano Falotico

Gemito, è questo  a farmi soffrire quand’indossi la più stronza minigonna aderente, in bilico tra un tirartela da matti e una sigaretta pulita fra tue labbra candide, mielose giusto un po’ ad attizzarmi, svanisco e vorrei venirti già solo scalzando questa resistenza “pia” ché non prendo sonno, immaginandoti (s)velata in briose luminescenze d’un tuo seno “accennato” d’angelica tentazione, demonio sei, oh mia tentatrice che graviti in me, dai “”volteggi” i tacchi a spillo melodiosi come un sorriso vanesio già frantumato. Ovunque andrai, sarò nella tua anima, e tormentami pure. Addolciremo il nostro Club Silencio lynchiano, addolorati nella foschia lussuriosa di notti “atee”.

Ora, con l(uc)entezza, sfila la gonna e lasciami intravedere un s...

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Dracula preferisce Monica Bellucci a Mina

Monicaaa!

Dracula (a)dora l’appuntito codino del canino e carezza il suo lupo di soave cupezza

Metafisicamente, il mio fisico esiste soltanto in una zona scura, più beata di tal moltitudine dalle frivole beatitudini. Altezzoso, attrezzato a mia reggia eretta tra un forte ponte a castello, sorretto da gotiche palizzate e sostenuto dai miei eletti “schiavi”, vivo al di là d’ogni sconcezza “reale”. Torsione lupeggiante e principesca immersa in solitudini dei venti russi amanti.

Soggiogante la “generosa” lucina del dì, gioco a scacchi con Lucifero, porgendogli l’applauso quando vince da baro. Poi, mi rinchiudo nella bara, addentando prima della buonanotte una barretta di cioccolato fino, prodotto dai più certosini buongustai della Transilvania pasticciera...

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“Masturbazione o delirio, l’importante è vivere, urlarla!” di Stefano Falotico

In passato, fui docile, sempre remissivo, prodigo a farmi ferire e non sferravo contrattacchi. Rimanevo mordicchiato dai caudini assedi, ma nessun rimpianto. Non siamo più amici, non abbiamo nulla da condividere. Tu sei ancor (s)legato a un Mondo che io ho violentemente e volenterosamente appannato, un mondo piccolo piccolo e ricattatorio, ottusissimo come una capra, che non porta rispetto e per di più s’incaponisce, persevera d’abusi sinché uno perde la pazienza e ci potrebbe scappare il morto, la tragedia di chi non batteva ciglio e or fa cigolare la tua porta abbattuta.

No, chiesi di grazia ché tu non mi recassi disturbo ma fosti impuntato, stupido, d’una testardaggine rara a trovarne...

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Ciao, sono Hannibal Lecter

Hannibal Lecter

Il segno inestinguibile delle atroci (s)cene di violenza!

Guaite ch’è estirperò l’anima mia estorta di dolorosa potenza. E udirete, mia ipocrisia di “buon” gusto, un “solluchero delicato” di tanto malfamato, malefico strangolarmi. Ora, il trambusto (de)generò l’inaudito, una brusca mossa inaspettata, un cane sciolto, rivoluzionante a guaine di ch’attanagliò “gioviale” e di “giovanile” eff(e)razione. Non mi avete infranto, oh miei infanti.

Infrazioni pericolose a una coscienza, attorcigliata nell’incastro s’evolse imprendibile, scolpendo positiva illuminazione.

Vi sto rintracciando, stampigliati a impress(ionant)e pelli che macererò, l’interferenza creò mitragliatrici furenti, e il buonismo non gelerà l’impeto...

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