Category La gatta nera

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La vera storia di Artù e della sua Ginevra, la troia!

Formato Cinemascope di Lancillotto che se la scopa!

Formato Cinemascope di Lancillotto che se la scopa!

di Stefano Falotico

Evocherò questa leggenda! Artù e la sua congrega, la spada ch’estrasse dalla roccia friabile e ficcò, con “vaga” leggerezza”, nella moglie già “piena” e pig(l)iata, che megera!

Soffoco gli attimi inquieti con morigeratezza mai fredda. Sì, anche quando “mastico” la “fame” nervosa nella sete diluente in caffè bollente… apro le fauci al sorriso e amplio la fronte mia spaziosa a colorito mai moderato.
Sprofondo nei pressi della “demenza” ma, in quella regione infertile e catalettica, simile al Caucaso, partorisco meravigliose creazioni, che dondolano “a piè” di piena Luna come pantofole annoiate in repentino indossare calzature sportive nella mia grinta caratteriale risorta a spaccarti il cra...

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Monica Bellucci, mia Woman, mia Mina, mia a Dracula

Monica Bellucci

Viviamo d’incenso e ceneri smaltite in ring fradici, nubi piovigginose… anime

Forse l’ingiustizia si fermerà, svaniti i dolori canteremo ossequianti un altare maestoso, gravitando fra tali vili pusillanimi irriconoscenti a vessilli furenti di nostre armate sulla tetraggine sbandierata delle rubate emozioni, dei baci in solitaria aspirati, d’una rettitudine vostra (im)morale che puzza lontan un miglio d’ipocrisia da sputare! Sì, beota… pilucca pure l’acqua benedetta e non credere al mio miracolo, di come guaì l’occhio mancino dello sfoderato, foderatissimo mio coraggio e intrepida virtuosità.

Piangi l’orrore che perpetrasti e nutriti ancor d’orgogli vani. Qui ammantello l’onore dei valori scomparsi e persi...

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Sandra Bullock sbullona

Sandra Bullock

“Siringa” in giugulare recisa, adombrata nostalgia che svaga “daltonica” o in bianco e nero

Di pazzi è stracolmo tal Mondo d’inetta volgarità, pedissequamente perseguitano, feriscon taglienti e mordon il tuo universo emotivo, spranghe psicologiche, tremebondi circonvoluzioni radicate a tuo stanco martoriarti, spellato crolli, isteria ti domina e svieni, cadi in stato di trance, sì, tranciato nell’anima già sparita una volta, adesso a espiar caduca, imbrunita respira un istante e poi “vien” rasserenata sol da brezze scandite in tenui sospiri per una felicità (in)esistente, giammai sarà. Ingiallito, stai colando rabbia, s’aggrappa a un mellifluo illuderti ma, incisivo, il Tempo non cambia, peggiora e deperisci già smorto.

Avvolto da un nitore che si sbianca a tuo ...

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