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Dracula è Gioconda

Gioconda

di Stefano Falotico

M’avvolgo in una tempesta emotiva dalle sfumature grigissime, opalescenza meditativa e rannicchiato per altro scricchiolar di nervi “stanchi”, rabbiosi come a Dio sputai in totale, “generosa” ah ah negligenza alle sue vetuste, da me abbattute regole stupide.

Detesto furoreggiante i suoi comandamenti, l’idiozia menzognera che ha permeato questo Mondo “socialmente integrato” quanto poco integerrimo ai valori appena qualcuno li confuta con obiettività dura e pugnacissima.

Schivano e feriscono quelli come noi, nati “diversi”, che ce ne freghiamo bellamente dei loro miserabili “trionfi”, sguazziam ove il Cielo si tinge anche di furor rossastro e furbesco, dentro un fischiettio inaudito, verecondo che porge affronti schietti contro questa derisoria “clemen...

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La leggenda furibonda del Principe Vlad, che scopò la “sposa” Monica Bellucci, dalla Transilvania della sua reggia scese nel Mondo “normale”, e divorò una “famiglia”

la trivellò senza (r)esistere al suo pudore, in quanto come me, adoratore delle storie dell’orrore e soprattutto della “tortura”… quindi la gettò ai lupi e alle ortiche, masticando il suo fegato

 
Prefazione dal diario di bordo del giovincello Jonathan Harker, mio umile servo in attesa del trionfante ritorno a Londra, che mi coprirà vessante d’altro “funerale” in  sp(r)ezzanti, “vanaglorie” dei loro unti, carnali e oscuranti odori cosmetici alla goliardia frizzante, che io chiamo annacquate, superate superstizioni, in quanto superstite d’una società già morta...

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Siamo tutti Cruising

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Inturgidimenti, rinnovamento e marina neve

di Stefano Falotico

 

 Un crepitar sonnecchiante ai bordi d’una mia “fatiscenza” che ora si specchia, adornerà le ore più adoranti di un vago struggermi anche vano, a svariar fra divari e valli fumanti, tra fiumi in burrasca e ardere denso del “crepacuore” inflitto.

Arroccato qui sul monte, dilapido inesausto la mia mente in astruse congetture, fantasticando ché la vita non è proprio il “tranquillo” sonnellino di tutti questi lesti tanto lestofanti sui “divanetti” da inezie d’un viaggiare in “eleganti” carrozze dal “gran” portamento. Ah ah!

Abbiamo un “adulto” elefante, di malsana proboscide, sta “educando” i suoi figliocci all’amar la bisboccia crassa, ah ah, di tanto “eloquio” fischiettan “contenti” fra bevute alcoliche e un’altra laida alcova...

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Eastern Promises, è una promessa, assassino!

Qui il Profeta maiuscolo s’erge a decretarvi morti dentro, gravitate nel solito rotear di fumo negli occhi da Gravity e poc’arrosto a virtuosi cuori che, invece, adombrate “lieti”

di Stefano Falotico

Eastern Promises… è una promessa, assassino!

 

Qui il Profeta maiuscolo s’erge a decretarvi morti dentro, gravitate nel solito rotear di fumo negli occhi da Gravity e poc’arrosto a virtuosi cuori che, invece, adombrate “lieti”

Creperete, torturati! Crape spappolate! Vi spaccherete, adoranti!

Isserò la russa poesia a eternità!

Chi non è con me, è col Diavolo! Ed ecco dunque Lucifero, punito da Dio perch’é ebbe solo le palle di fotterlo! Monito di guerra versato in gloria delle “bell(ich)e” vostre tanto “amate vite” miserabili! Qui, Io l’Altissimo, avvenente ogni dire, mai...

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Racconto di Stefano Falotico

La cenere di Cheyenne a “(s)cena” della tua cera 

di

Stefano Falotico

Ride bene chi ride ultimo!

La cenere di Cheyenne a “(s)cena” della tua cera

 

Io non scherzerei con un “pagliaccio” come Sean Penn, con un “pazzo” di tal portata, potrebbe combinarti una festa altrettanto “ridente”, lentina di dolenza e poi piangerai pelle tua nuda spellata a lento “raffreddarti”, non ti sparerà, mio “sapientone”, con un silenziatore violento ma gusterà lentissimamente le tue “confessioni” sinché, sul punto di commozione, cerebrale e della tua anima spurgata, “evirata”, ti squaglierai solo e sbranato dal tuo nazista colpevole.

Bisogna perdonare sempre?

Dimenticare gli orrori e far finta appunt(it)o di niente?

No, la vendetta serve e va servita proprio freddissima...

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Racconto tenebroso di Stefano Falotico

Ciao Jack!

Racconto tenebroso del Falotico

Apparente mutamento, mente che cambia, anima (im)mobile che si rinnova

Non è vero che si rimane uguali nel tragitto di questo “viaggio” chiamato vita. Anche s’io abolirei, anzi “aborrirei” tal proprio limitante “viaggio” dal mio “dizionario” dell’anima. Abortiamolo!
“Viaggio”, così come comunemente inteso mi par “crescita per tappe”, per esperienze identiche a tutti, sempre topolini a guidar per la “top(p)a”...

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Il Corvo

“Il Corvo” di Edgar Allan Poe o The Crow di Alex Proyas? Non The Raven con Cusack perché amo falotico delirar da tal racconto a mio Cure, “cura” e di Cor burn! Ah ah, leggete!

Del Poe rispetteremo la perfetta spaziatura e gli “a capo”, così come puristi noi adoriamo le licenze poetiche del sottoscritto che lo giustifica a genio suo, rielaborando di convergenze con Brandon Lee su reborn di “virtuale” rinascita appunto

Il Corvo

Una volta, in una tetra mezzanotte, mentre meditavo, stanco e sconsolato,
su molti strani e astrusi volumi d’obliata sapienza,
mentre, sonnecchiando, già il capo mi si chinava, mi riscosse d’improvviso
un battito leggero,
come d’uno che bussasse sommesso alla porta della mia stanza.
«È un visitatore», borbottai, «che bussa alla por...

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“Cuore angelico, tenere tenebre sanguigne” di Stefano Falotico

Copertina Cuore Angelico definitiva

Cuore angelico, tenere tenebre sanguigne

Da oggi, è ufficialmente disponibile il mio nuovo libro.

Complessa e intarsiata miscela dalle squisitezze deliranti innestate e innervate dentro le fratture torturanti, tonantissime, martoriate e poi a volteggiarsi a onirismo d’impalpabilità mia fascinosa, sobria, avvolgente profumo che s’immerge in anima lirica ed eccelsa, elevata eleganza intattissima, superlativ’ascesi mia mistica che si morsica aulica all’effusione di cereo, presto incendiato color marmoreo, esangue e perciò eburneo delle mie versatili, inafferrabili intelligenze poetiche.

Austero decadentismo che abbranco in personal palpito della respirata, abbracciata, baciatissima trascendenza su sangue animato, fiero d’intrepidezza sonante, musicale odore della vita lucente nel ...

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Jesus Christ

Quando Cristo pianse, lagrimoso in suoi ricordi incendiati da orrende libagioni di un’anima defraudata e, sensibile a denudazione, schivò la paurosa cena vampiresca…

… adirandosi se, oltre alla carneficina, gli aguzzini anche di sfiancarlo spolparono le sue ossa, rapendogli il profumo sinaptico del suo unico colore, di se stesso variopinto

Fervide, le memorie giaccion ardimentose in questo lago d’altrui obbrobri snervato. Sradicato in tinta fumante del ghiacciarlo dentro sonanti labbra che tacquero a toccarlo in profondità (in)delebile. Violata, già gialla.

Ocra per obbedire e non benedirvi, inutilmente ribelli, agli ordini delle o(r)che belle.

Che belva e beffa è la vita!

Salvami uva, avvinazzami a “orrida” orchidea divina ché, magnetica di floreal magma, mi scopi per landa in lan...

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