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La leggenda furibonda del Principe Vlad, che scopò la “sposa” Monica Bellucci, dalla Transilvania della sua reggia scese nel Mondo “normale”, e divorò una “famiglia”

la trivellò senza (r)esistere al suo pudore, in quanto come me, adoratore delle storie dell’orrore e soprattutto della “tortura”… quindi la gettò ai lupi e alle ortiche, masticando il suo fegato

 
Prefazione dal diario di bordo del giovincello Jonathan Harker, mio umile servo in attesa del trionfante ritorno a Londra, che mi coprirà vessante d’altro “funerale” in  sp(r)ezzanti, “vanaglorie” dei loro unti, carnali e oscuranti odori cosmetici alla goliardia frizzante, che io chiamo annacquate, superate superstizioni, in quanto superstite d’una società già morta. Alcuni mi chiamano “Il russo”, altri semplicemente “Il Demonio”, altri ancora, in altre mie notti di Luna piena da “licantropo” mutante e russante-sonnolento, Nosferatu, cioè il non morto, nottambulo e blu se di canino succhia la verginella sin a spolparla…
Monica Bellucci è un mio “gingillo”, talvolta in questo grotta il Tempo s’annebbia e son proprio costretto giocoforza alla mia Monica “ringiovanente” ché la mia “senilità” mette alle strette con tanto montarla in sua delizia formosa come il mogano più ad “alabastro” incardinato nel delta dell’addentargliela. Sì, mentre mi smuove di mossa, con morsa “stringo i dentini”, le slaccio il reggiseno e le “incollo” il mio (ir)religioso collarino, fin quando sgoliamo vicino alle gole del Danubio… io (ig)nobile e Lei, Lei maiuscola tutta goduta, quasi all’orlo… del precipizio dal quale Mina colò suicida…
Monica è solo una delle tante concubine dal perfetto culo, stimo però il suo ex, ammirevole marito Vincent Cassel perché ne fu appunto goloso quanto mai geloso, almeno non “lo diede a vedere”… si chiama tecnica funzionale di un grande attore che finge quanto Monica ha finto di amarlo.
Non dovete pen(s)are che Dracula, solo perché semi-eremita, sia triste e “macabro”. In verità, il Dottor Van Helsing sa che Gary Oldman, e questo è il “colmo”, se apre le fauci al sorriso, non è da “stigmatizzare” ma d’indurre alla pronta guarigione sessuale. Sì, qui fa “freddo”, è colpa dell’essermi dato da solo del maledetto e anche del “darmelo a manetta”. Non funziona neanche il televisore, ho chiamato il miglior antennista di San Pietroburgo per poter “accendermi” sulla Schneider, immaginando di spalmare, come Marlon Brando di Ultimo tango, del “burro”, sfilandole “delicatamente” il tanga. L’antennista è uno stronzo, mi ha programmato solo la sintonia della Radio Televisione Italiana, così son obbligato al minimo storico nel poter visionare soltanto “Ballando con le stelle”.
Sai che “bellezze”, la conduttrice è una scialba bionda che fu inchiappettabile ai tempi di Lino Banfi, oggi appena scoscia… fa schifo al cazzo anche a quello di Carlo Conti. Uno che ficcherei nella stalla assieme alle sue lampade per la fidanzata allampanata.
Io, che sono il Conte, voglio il Max. O posso masturbarmi sul digitale terrestre a schermo piatto, con tanto di canale a luci rosse (per forza, conoscete uno della Russia che non sia “rosso”, che razza di comunista sarebbe…?, un edonista alla Danko), oppure niente. Solo “lutto”.
Per fortuna ho l’ADSL, posso connettermi su “YouTube” e sputar via etere a quella merda di Andrea Diprè, pederasta malato di AIDS mentale, il quale“ospita” solo bagasce che neanche darei in pasto ai peggiori “ululanti” della steppa. Misere puttanazze a urlare il nuovo “femminismo”, sul mot(t)o “Maschi, io vi svuoto i e da coglioni”. Diprè intasca, la puttana gli dà la “mancia” con pacca sul pacco e in Italia son felici così, scartando i pacchi del paccotto. Evviva la Francia e la Spagna, basta che troie si magnano…, poi van a bagnar la mano in chiesa e chiedon “Grazia”. Gli uomini per venire su quella in copertina, le donne per voler assomigliare a quella che tutti vogliono scoparsi. Sono molto elevati. Già, dei catechisti.
Adoro farlo alla missionaria, in quanto massone del famoso “movimento” Dragone.
Sì, fui un timorato di Dio, quindi conservo tutt’ora un po’ inibito il mio fotterle non da musulmani. Quelli rifiutano la carne di maiale ma com’è possibile? A giudicare da quanti figli partoriscono cadauno, sono forse dei cannibali? Ah, andassero a farselo dare quei miscredenti perfin di se stessi. Tengo il mio sesso “sott’aceto” in caso d’altre invasioni di saraceni. Lì sì che ci sarà da sguainar la “spada di fuoco” alla Mario Brega.
Comunque, mi aspetta un lungo viaggio per approdare a Londra. Adesso abbiamo Kate Middleton, una “povera” sciacquetta che non può competere con la fu Lady Diana. Quella Diana era meglio dei tortellini bolognesi al ristorante “Diana”. Morì con un indiano in galleria ma i colpevoli del “sinistro” provocato non son finiti in galera. Son dei bianchi del nostro Parlamento immunitario?
Berlusconi sa la verità. Fu uno degli emissari anche del delitto a Falcone, in combutta con Andreotti.
Quando si dice che perfino a Parigi han le lor gatte da pelare. Altro che Marsigliese.
Meglio il bassotto irlandese. Uno che sembra avercelo “piccolo” a garrese e invece sfodera un’inculata doggy da metter tutti a pecora. Sì, Sean Connery gli fa un baffo. Il vero 007 è il suo gonnellino anche nelle scozzesi.
Figuratevi nelle fighe scandinave. Il bassotto gioca a nascondino e poi mostra il mostro peninsulare a stretto terrone di Gibilterra.
Insomma, prima della traversata, ho necessitato di un’ultima bottarella a quella bottana di Monica. Rivelandole chi è al colpo dell’evacuar poi di scopata su “tubo” di scappamento. Ah ah!

Monica Bellucci e il belloccio, ciuccia la bella e la bestia…

 
Annoto su un tacc(uni)o a spillo efebico, di rilegatura “punto metallo”, la “brossura” del mio viso senza difetti, “giustificato” in copertina emozionale a colori con occhi malinconici sul nero e gote bianche

 

Detto anche la griffe di uno che “graffia” poco le giraffe e annaffia di polluzioni da pachiderma, su proboscide del “volerla” viola in laghetto sguazzante a suo d’isoscele dilatante

 
In poche p(a)role, allago i pantaloni e le lenzuola son “sporche” come il mio da latte, eppur desidero m’allatti e lieta si svesta nel letto (sveltina?)

 
Non ho mai amato la gente rifatta. Oggi, vai da una e scop(r)i fra l’altro che se n’è rifatti (rifacimento-remake-look) mille in cento e una Notte, poco favolistica ma al “babà” delle lor “ali” da polli.
Comunque, ha già le zampe da gallina e vecchia milf fa buon brodo? Di mio uccello, preferisco Monica Bellucci ancor bona, nonostante il culo non sia più quello del Vincent Cassel che fu e “affondò” con tanto di fiumi di porpora. Ah ah! Prendiamo Monica ne La riffa, quel seno “arraffante”, quel fondoschiena in pelo pubico “arrapandomelo”, che fuorviava ogni maschio nell’arruffarlo per “innaffiarla”, che torturava il mio adolescente nervoso, “lo” innervava nella sua dinamica basculante a onanismo “culinario”, ricetta gastrica del fegato rosicante sul rosolarmi una scaloppina al limone senza vera “gassosa”  e glassa del “gasarlo” nel piccante frizzantino in palpatina alla panna. Più che una bevuta, imbevevo le mutande. In panne e panni Porky’s. L’annusavo da lontano di colpo gobbo, quella Deborah sospirava di “H” strascicata come Ricky Memphis alla romana Caprioglio. E tinteggiavo al Tinto Brass sul divano, sognando le sue gambe divaricate per il mio “salame” sostanzialmente in salamoia, insipido al pepe verde, arrabbiato alla Hulk eppur “erculeo” appena mostrava il dilettevole, “lievitante” culone… in mio farmelo a fettine. Una sola patata ma al forno mi fornicavo da solo, gustando la mia “besciamella” nello scodellarlo al limite del “potarlo”. Sì, quando scuoti troppo, se lei di dietro “scudiscia”, rischi di ferirtelo per esagerato “soffritto” raschiante. Impennato, a lungo… andare, se non vieni subito, si squaglia e rimani con un dolore duro. Soprattutto se non ti sei tagliato le unghie e, nel movimento impervio del tuo ungulato, schizza il prima goloso (e)sangue del rafe mediano decollante e poi scollato. Attenti voi altri con la circoncisione, la cicatrice potrebbe non rimarginare quando la scollacciata troppo in vena decolla! Alle mani dovete star accorti nel momento in cui è meno corto, altrimenti non “scorrerà” più.
Questo è “liscio”, puro lifting del solfeggio… Un ritmo musicale “Allegro andante” su “Il trovatelo ora” del tuo bastone di Verdi… Ah ah, un requiem da troppo “ergerlo”.
E sia… non dà o è un “DO” senza il diapason del suo “lilla”, il culo è a mandolino e talune “sviolino” per smielate chitarrine. E il catarro? Rimango un ago nel pagliaio di “Ahia, molto mal e poco miele”, eppur (s)viene… in quanto chirurgo plastico del mio “motorino” versione Vespetta. Carbura su curve pericolose e di marmitta è autoerotismo da marmotta, su mammelle di mammine e Mammut a prosciugarmelo d’imbuto.
Insomma, un bucaniere coi fiocchi. Tanto è focoso e poco in Monica fiocca! Così, fumo una sigaretta e canto delle filastrocche. Se la gnocca non hai, indurisci il sottofondo affievolente con tatto di nocca che scocchi.
Alla rinoplastica, sì, preferisco il mio “rinoceronte” che si gira i pollici, non sono un “fantino” delle donne ma, “nonostante” non stia, tira d’ire e ora è di nuovo “cotto” come la “macchia” indelebile previo ferro da stiro…
Ah ah!
Ho sempre comunque avuto il sospetto che questa foto sia stata ritoccata…
A voi sembra un “dipinto” a “olio” o Monica fu “pittata” di seminale liquido?
Su tale dubbio (dis)gustoso, ora (r)accogliamola ché Dio la benedica.
Ma non ce la darà. Nel frigo, abbiamo la cedrata. E la cerniera? Oramai è andata a puttane!
Insomma, nella foto è sperma e Monica di tal fatta è esperta!
Firmato Stefano Falotico
E i capitoli? Non hai capito come si sta al Mondo, siciliano mafioso.

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