Category Stefano Falotico

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Sigarette, nobili fumo d’orientale miagolio

di Stefano Falotico

Accigliato, ai bordi di queste case diroccate, “piovono” macerie sul selciato della mia anima. E, fra tante vite permeate di fresche lor libagioni mai stanche, “affilo” il naso nell’aspirazione nervosa che dia un tocco di prelibatezza a tal logorio mio che par di tutti i dì disamorato. Ancorato ad ancor sperare che domani i tramonti sian inebriati, meno spettrali, di tante rinate vite a me ad attraccar per non più nessuno attaccare.

Quella sicumera, quella forza d’urto che mi spingeva, oggi tutte le illusioni son deperite in vimini col disco della mia ernia...

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La penna stilografica

Scrivendo

Scrivendo

di Stefano Falotico

Abbandonata al mio destino misero e gramo, raggrumata nel mio inchiostro schizzante verganti frasi che conia il mio bislacco autore, gemo in tepore gelante.
Crepita, in me, la voglia imbizzarrente di lasciare questa scrivania e bermi le euforie della gente. Animarmi con loro, corrodermi nei loro ghignanti vizi, addensante il brio di una biro amica, mobile ma triste, ci rattrappiamo in questa sfera modesta. Scorgo un corvo che m’adocchia da dietro la finestra, un’ombra civettuola che ha l’ardire di battere le ali a mio tintinnio del Cuor cardiaco in me scosso e pervaso da tali vitali capricci.
Ma sospiro nere lacrime lagnanti e il Tempo, immobile e apatico, mi lustra mentre la gente, che m’usa per sfogar le proprie ansie, delittuosa m’incide a lor crim...

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Un fantasma è apparso nel saloon cattivo

Clint, nella sua carrozzeria arrugginita ma secca da Gran Torino, non dimentica la vendetta!

Clint, nella sua carrozzeria arrugginita ma secca da Gran Torino, non dimentica la vendetta!

di Stefano Falotico

Leggende maculate nella pelle di cuoio d’un glaciale, freddissimo Clint Eastwood che, dal profumo innervante torpori alati del suo revenant sconsacrato, sigillò a noi la punizione estrema, la più esemplare…

I corvi gracchiano, i cieli imbruniti son stanotte scolpiti da “balorde” nuvole d’una epica ritorsione.

La malefica crudeltà odo che vendicata sarà. E gemeremo tutti, modellati al comando d’una onnipotenza biblica, ritornata da vetuste stagioni oniriche ch’assediammo per macchiarle con la nostra immonda vanità...

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Nosferatu

Amami!

Amami!

di Stefano Falotico

Presto questo mio scritto comparirà in un libro, forse nella mia versione Necronomicon.

Nosferatu

Un cannibale che viaggia fra generose, sfoglianti follie. E piange le sue mestizie nell’imbrunire della strada. Come la vendetta nel mio nero mantello!

Irsuto, in tendini nervosi, si squamano le agonie, squalo in questa città che poltrisce...

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Dracula il maudit contro un idiota maligno, Dracula ulula e lui urla

Il lupo perde il pelo ma non il vizietto, ah ah!

Il lupo perde il pelo ma non il vizietto, ah ah!

di Stefano Falotico

Studio della mente di uno psicopatico, che trovò Dracula ad analizzarlo, anche in senso anale e presto carnalmente come la sua idiozia “straziante”

Appartengo a quella stramba, onorata categoria di chi oscilla perentoriamente fra stati umorali d’un brad(ip)o orgoglioso di mia “brodaglia”, poi sussurro agonico “malincuore”, stremato fra delusioni insistenti e una rabbia vincente.

Quella che ti fa innalzare tra suini a me or supini, in volo tramontante acciuffo il criminale di turno, strangolo la sua indole teppistica e lo inchiodo alle responsabilità del (ris)petto che non indossa a vesti altrui spellate.

Che costui, sciaguratamente, sempr’invade, copre di calunnioso “annot(t)arle” in diagnosi da schedario ...

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“Masturbazione o delirio, l’importante è vivere, urlarla!” di Stefano Falotico

In passato, fui docile, sempre remissivo, prodigo a farmi ferire e non sferravo contrattacchi. Rimanevo mordicchiato dai caudini assedi, ma nessun rimpianto. Non siamo più amici, non abbiamo nulla da condividere. Tu sei ancor (s)legato a un Mondo che io ho violentemente e volenterosamente appannato, un mondo piccolo piccolo e ricattatorio, ottusissimo come una capra, che non porta rispetto e per di più s’incaponisce, persevera d’abusi sinché uno perde la pazienza e ci potrebbe scappare il morto, la tragedia di chi non batteva ciglio e or fa cigolare la tua porta abbattuta.

No, chiesi di grazia ché tu non mi recassi disturbo ma fosti impuntato, stupido, d’una testardaggine rara a trovarne...

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Sandra Bullock sbullona

Sandra Bullock

“Siringa” in giugulare recisa, adombrata nostalgia che svaga “daltonica” o in bianco e nero

Di pazzi è stracolmo tal Mondo d’inetta volgarità, pedissequamente perseguitano, feriscon taglienti e mordon il tuo universo emotivo, spranghe psicologiche, tremebondi circonvoluzioni radicate a tuo stanco martoriarti, spellato crolli, isteria ti domina e svieni, cadi in stato di trance, sì, tranciato nell’anima già sparita una volta, adesso a espiar caduca, imbrunita respira un istante e poi “vien” rasserenata sol da brezze scandite in tenui sospiri per una felicità (in)esistente, giammai sarà. Ingiallito, stai colando rabbia, s’aggrappa a un mellifluo illuderti ma, incisivo, il Tempo non cambia, peggiora e deperisci già smorto.

Avvolto da un nitore che si sbianca a tuo ...

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Tristezza meditativa

Pietà

di Stefano Falotico

Come ti senti oggi? Stai meglio? No, di merda, quasi alla diarrea.

Non ho voglia di parlare. Sii tu logorroico, riempi le pause della mia (s)figa.
Ma l’ira diluisce, dipana un pensiero vagabondo che presto smalta la mia coscienza svanita, nitrendo io stesso svanisco se è vero che gli occhi racchiudono i dolori, le gioie e le frustrazioni di un anim(istic)o. Mistica rinomanza da primitivo coi graffi(ti) e specchi vanitosi d’una sempre ritrosia, svia, fagocita e soffre, sta male, malissimo, non s’attenuerà l’inquietudine di sentirsi fuori posto, fra ombre che scalfiscon un selciato a tuo rustico Cuore, antico come le pietre intagliate ove il lago dei sogni fu scremato da “lapidi” d’un bianco ucciderle...

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Il cattiv(ism)o

Non è la “bontà” a renderci uomini migliori ma il sano e fottuto “cattivismo” sia nel Cinema che nella vita. Parola del Signore indiscutibile

Son ostinato, un persecutorio fantasma riapparso a tormentare gli psicopatici, gente che abusa della tua pazienza, prima succhiando il tuo midollo vitale, poi scartandoti nelle ossa a lor giugulari abbaianti, inferocite e protese a protervia rabbiosa, quindi giustizialisti del fascismo più “schietto”, che sbatte le porte in faccia e rinnega l’altrui dignità con disprezzo. Ma non calcolò gli sprezzi che si posson originare dallo sprezzo del mio “pericoloso” frutto amaro offerto di grande “generosità” a tali acerbi di mentalità grezza.
Da quanto mi ricordo, li ho sempre odiati e giocare al loro “giogo”, come dico io, cioè r...

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Inturgidimenti, rinnovamento e marina neve

di Stefano Falotico

 

 Un crepitar sonnecchiante ai bordi d’una mia “fatiscenza” che ora si specchia, adornerà le ore più adoranti di un vago struggermi anche vano, a svariar fra divari e valli fumanti, tra fiumi in burrasca e ardere denso del “crepacuore” inflitto.

Arroccato qui sul monte, dilapido inesausto la mia mente in astruse congetture, fantasticando ché la vita non è proprio il “tranquillo” sonnellino di tutti questi lesti tanto lestofanti sui “divanetti” da inezie d’un viaggiare in “eleganti” carrozze dal “gran” portamento. Ah ah!

Abbiamo un “adulto” elefante, di malsana proboscide, sta “educando” i suoi figliocci all’amar la bisboccia crassa, ah ah, di tanto “eloquio” fischiettan “contenti” fra bevute alcoliche e un’altra laida alcova...

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