Prefazione dal diario di bordo del giovincello Jonathan Harker, mio umile servo in attesa del trionfante ritorno a Londra, che mi coprirà vessante d’altro “funerale” in sp(r)ezzanti, “vanaglorie” dei loro unti, carnali e oscuranti odori cosmetici alla goliardia frizzante, che io chiamo annacquate, superate superstizioni, in quanto superstite d’una società già morta...
Monthly Archives October 2013
di Stefano Falotico
Un crepitar sonnecchiante ai bordi d’una mia “fatiscenza” che ora si specchia, adornerà le ore più adoranti di un vago struggermi anche vano, a svariar fra divari e valli fumanti, tra fiumi in burrasca e ardere denso del “crepacuore” inflitto.
Arroccato qui sul monte, dilapido inesausto la mia mente in astruse congetture, fantasticando ché la vita non è proprio il “tranquillo” sonnellino di tutti questi lesti tanto lestofanti sui “divanetti” da inezie d’un viaggiare in “eleganti” carrozze dal “gran” portamento. Ah ah!
Abbiamo un “adulto” elefante, di malsana proboscide, sta “educando” i suoi figliocci all’amar la bisboccia crassa, ah ah, di tanto “eloquio” fischiettan “contenti” fra bevute alcoliche e un’altra laida alcova...
Read MoreQui il Profeta maiuscolo s’erge a decretarvi morti dentro, gravitate nel solito rotear di fumo negli occhi da Gravity e poc’arrosto a virtuosi cuori che, invece, adombrate “lieti”
di Stefano Falotico
Eastern Promises… è una promessa, assassino!
Qui il Profeta maiuscolo s’erge a decretarvi morti dentro, gravitate nel solito rotear di fumo negli occhi da Gravity e poc’arrosto a virtuosi cuori che, invece, adombrate “lieti”
Creperete, torturati! Crape spappolate! Vi spaccherete, adoranti!
Isserò la russa poesia a eternità!
Chi non è con me, è col Diavolo! Ed ecco dunque Lucifero, punito da Dio perch’é ebbe solo le palle di fotterlo! Monito di guerra versato in gloria delle “bell(ich)e” vostre tanto “amate vite” miserabili! Qui, Io l’Altissimo, avvenente ogni dire, mai...
Read MoreLa cenere di Cheyenne a “(s)cena” della tua cera
di
Stefano Falotico
La cenere di Cheyenne a “(s)cena” della tua cera
Io non scherzerei con un “pagliaccio” come Sean Penn, con un “pazzo” di tal portata, potrebbe combinarti una festa altrettanto “ridente”, lentina di dolenza e poi piangerai pelle tua nuda spellata a lento “raffreddarti”, non ti sparerà, mio “sapientone”, con un silenziatore violento ma gusterà lentissimamente le tue “confessioni” sinché, sul punto di commozione, cerebrale e della tua anima spurgata, “evirata”, ti squaglierai solo e sbranato dal tuo nazista colpevole.
Bisogna perdonare sempre?
Dimenticare gli orrori e far finta appunt(it)o di niente?
No, la vendetta serve e va servita proprio freddissima...
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