Gli spietati tagged posts

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Gran Unforgiven, splendori incandescenti, (s)ca(n)denti, a denti stretti della vendetta più ascendente e non pacificante, ed è magica rinascenza

Eastwood

Atto d’accusa irremovibile, punitore, tremendo, un terremoto che, anziché affievolirsi, lievita di rabbia per levarseli una volta dalle pall(ottol)e.

Giran le “rotelle” di Clint contro i bulletti dal “grilletto” della “facile” ragazza angariata, abusata, ché osaron troppo nei confronti del suo timido arrossire pudico.

Impuniti…

Non sono sol piattole ma han mangiato nel p(i)atto inviolabile dello sconsacrare ogni lor “d(i)ritto”…

Lo stupro, il gesto più vigliacco, marcio, agghiacciante, sconvolgente.

Marchiata…

Sc(i)occante.

Una notte (pro)fonda, ove neanche un prete può evitare la giusta tragedia sacrosanta.

Uno “squittio” di palpebre, un “rossore” violento, l’apice della mistica adirata nel viso tirato d’un Clint superbo.

Un dolore irreprimibile e ...

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Un fantasma è apparso nel saloon cattivo

Clint, nella sua carrozzeria arrugginita ma secca da Gran Torino, non dimentica la vendetta!

Clint, nella sua carrozzeria arrugginita ma secca da Gran Torino, non dimentica la vendetta!

di Stefano Falotico

Leggende maculate nella pelle di cuoio d’un glaciale, freddissimo Clint Eastwood che, dal profumo innervante torpori alati del suo revenant sconsacrato, sigillò a noi la punizione estrema, la più esemplare…

I corvi gracchiano, i cieli imbruniti son stanotte scolpiti da “balorde” nuvole d’una epica ritorsione.

La malefica crudeltà odo che vendicata sarà. E gemeremo tutti, modellati al comando d’una onnipotenza biblica, ritornata da vetuste stagioni oniriche ch’assediammo per macchiarle con la nostra immonda vanità...

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Io non dimentico! Mi vendico!

Sono William Munny

Sono William Munny

di Stefano Falotico

Io non dimentico, mi vendico!


Il Tempo dell’afflizione mi squamò d’ilarità rabbiosa

Nubi di risentimento, rancore che s’incendia, m’eclisso e svengo, vago in cammini alter(at)i e fervido è il Sole dorato. Pioggia, tu mi lastricasti d’angoscia, mi spensi e in te, mia amata uccisa, trovo il Cuore rinforzato, proprio nell’omicidio che il mostro t’ha perpetrato.

Attrazione, vil danaro che spendi in troie, mio amico che baci lune di te perverso e cannibale. Vivila, sei così che te la godi. Ammazzami, se ti riuscirà, perché il mio fuoco arde ed è pulsione detonante. Non mi fermerai, sono qui ad azzannarti...

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