Cimitero tagged posts

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Amore è un cimitero, un cervello o un cervo senz’uccello ma con le corna in testa?

Così è!
Angelicata? Sia mai la Maria!

Angelicata? Sia mai la Maria!

di Stefano Falotico

Ella s’intirizzì, il mio cavallo s’imbizzarrì e rizzo fu al lazo preso di vol(t)o arrossito.
Spomp(in)andomi, nel cimitero infilai la mia crucis. E l’ambulanza mi salvò dalla puttana in calore.
Prima che seppellisse il mio cadavere assieme al suo, da an(n)i andato già nella tomba peccaminosa senza romanticismi e mimose, si toccò ove, senza pudore, la mostrò al corteo dei piangenti, vicino ai c(ipr)essi. E la incipriò.

Tornai al cimitero e regalai al becchino un “bocchino” della vedova. Quella era mia moglie.
E questa è una stronzata necrofila ma che sa il “cris(an)t(em)o” suo.

M’apparve infine un cer(v)o, aveva una brutta cera perché anche lui fu trasformato in Bambie dalla gatta morta.
La vita è una (...

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Anche i bovari assassini han paura di un loro riflesso boia e del buio più pest(at)o

Il cimitero dei freaks

Il cimitero dei freaks

di Stefano Falotico

 

Arcigno, tetro, impetuoso, famelico, quattro aggettivi poker che delineano i miei lineamenti spirituali, a tonante vendetta abissale, (d)istruttiva, scalfente ogni altro delitto “bianco”

Sto sottilmente spiando i movimenti, assai prevedibili fra l’altro senza bisogno che piazzi delle “videocamere” psicologiche nel suo cervello bacato, pazzo su mia intuizione infallibile, dentro l’anima, usiamo quest’eufemismo per umanizzarlo, di un “perfetto” criminale, tanto scrupoloso in tutti i minimi (det)tagli dell’infierir ferite ostinate e “recidive” all’altrui guancia, da “solleticar” il suo atrocissimo sdegno e (di)segno “marchiante”.

So bene che si sta di nuovo impaurendo, è stato l’usignolo dal “balconcino” della sua...

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