Category Cuore angelico

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Tristezza meditativa

Pietà

di Stefano Falotico

Come ti senti oggi? Stai meglio? No, di merda, quasi alla diarrea.

Non ho voglia di parlare. Sii tu logorroico, riempi le pause della mia (s)figa.
Ma l’ira diluisce, dipana un pensiero vagabondo che presto smalta la mia coscienza svanita, nitrendo io stesso svanisco se è vero che gli occhi racchiudono i dolori, le gioie e le frustrazioni di un anim(istic)o. Mistica rinomanza da primitivo coi graffi(ti) e specchi vanitosi d’una sempre ritrosia, svia, fagocita e soffre, sta male, malissimo, non s’attenuerà l’inquietudine di sentirsi fuori posto, fra ombre che scalfiscon un selciato a tuo rustico Cuore, antico come le pietre intagliate ove il lago dei sogni fu scremato da “lapidi” d’un bianco ucciderle...

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Il Diavolo ti sta osservando

Devil

di Stefano Falotico

L’indemoniato fervore (in)fermo della flagellazione a pandemonio, nessun Purgatorio, ascesi a cuori vostri prima deturpati e poi di pari violenza arsi

Nella mia vita, in questo cammino intrepido e di strada solitaria, accesa a folgori rifulgenti, a chi tentò di placarmi… offrii il mio sorriso canaglia, incastrando i loro neuroni nell’attorcigliare ogni “implacabile” e impietoso incedere e mai arretrare.

L’ostinata protervia di tutti questi miserrimi è qui adesso a macellare quel focoso linciare veloce e vorace. Ché, dal gioco disgustoso del lor spellarmi vivo, risorgente la sorgente punitrice, infiammata al titanico latrarvi e addentar tutta la carne abbrancante, divellerà a fauci falcianti e dilaniarli.

Inversione dello stratagemma “mortificante”, oh mie...

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Il Corvo

“Il Corvo” di Edgar Allan Poe o The Crow di Alex Proyas? Non The Raven con Cusack perché amo falotico delirar da tal racconto a mio Cure, “cura” e di Cor burn! Ah ah, leggete!

Del Poe rispetteremo la perfetta spaziatura e gli “a capo”, così come puristi noi adoriamo le licenze poetiche del sottoscritto che lo giustifica a genio suo, rielaborando di convergenze con Brandon Lee su reborn di “virtuale” rinascita appunto

Il Corvo

Una volta, in una tetra mezzanotte, mentre meditavo, stanco e sconsolato,
su molti strani e astrusi volumi d’obliata sapienza,
mentre, sonnecchiando, già il capo mi si chinava, mi riscosse d’improvviso
un battito leggero,
come d’uno che bussasse sommesso alla porta della mia stanza.
«È un visitatore», borbottai, «che bussa alla por...

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