di Stefano Falotico
Come ti senti oggi? Stai meglio? No, di merda, quasi alla diarrea.
Non ho voglia di parlare. Sii tu logorroico, riempi le pause della mia (s)figa.
Ma l’ira diluisce, dipana un pensiero vagabondo che presto smalta la mia coscienza svanita, nitrendo io stesso svanisco se è vero che gli occhi racchiudono i dolori, le gioie e le frustrazioni di un anim(istic)o. Mistica rinomanza da primitivo coi graffi(ti) e specchi vanitosi d’una sempre ritrosia, svia, fagocita e soffre, sta male, malissimo, non s’attenuerà l’inquietudine di sentirsi fuori posto, fra ombre che scalfiscon un selciato a tuo rustico Cuore, antico come le pietre intagliate ove il lago dei sogni fu scremato da “lapidi” d’un bianco ucciderle...
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