Oh, miserabili miei detrattori, dopo tutte quest’offese, generate dalla vostra “indecifrabile” invidia, ammetto che demoralizzato stavo per abbattermi.
Ma dinanzi a me si spalancò la bocca della creatività e, dall’imminente precipizio, oh che baratro di miei indistricabili meandri, ascesi “maledetto” e baciato da un Angelo salvatore.
Egli “calò le brache” per iniettarmi forza proveniente dagli energici mari del Nord.
Soffiarono virulenti a illuminar il mio cervello obnubilato e, d’appannanti pulsioni autodistruttive, fui preda del Demonio che si stava scelleratamente cibando del mio armonico fluido vitale.
Anima, stavi deperendo, anchilosata da vipere e sanguisughe ad avvelenar il mio pindarico furore.
Dagli abissi di quest’imponderabile Fato, riemersi lucentissimo ...
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