Firmato Stefano Falotico
Cantore delle solitudini di miei candidi cantici, creatura ombrosa a fragor perpetuo dei rifulgenti flussi vitali
No, per quanto “astinente” da un Mondo pernicioso, nessuno m’ha vinto. Osarono in tanti a sfidarmi, anelaron ad ammazzarmi, ché mi disossassi in cortei funebri d’imbastire un me “morto dentro”. Ma preferisco l’angoscioso solleticare i profondi ritmi isterici, sguaiati dello sbranar me stesso, e non aderirò mai a quegl’imbattibili can(on)i d’una società che s’abbellisce dietro una camuffa moderna d’accapponar la pelle più d’una sintetica pelliccia.
Io vivo d’eteree suggestioni, pigliatemi per matto e avrò soddisfatto totalmente il delirio dell’essere mio, a valore contro i valori retrogradi d’una bigotta mentalità da farloc...
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