di Stefano Falotico
Io non dimentico, mi vendico!
Il Tempo dell’afflizione mi squamò d’ilarità rabbiosa
Nubi di risentimento, rancore che s’incendia, m’eclisso e svengo, vago in cammini alter(at)i e fervido è il Sole dorato. Pioggia, tu mi lastricasti d’angoscia, mi spensi e in te, mia amata uccisa, trovo il Cuore rinforzato, proprio nell’omicidio che il mostro t’ha perpetrato.
Attrazione, vil danaro che spendi in troie, mio amico che baci lune di te perverso e cannibale. Vivila, sei così che te la godi. Ammazzami, se ti riuscirà, perché il mio fuoco arde ed è pulsione detonante. Non mi fermerai, sono qui ad azzannarti...
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